1 - Manuale di Medicina Palliativa [Seite 1]
1.1 - Indice [Seite 7]
2 - Prefazione ospite (esclusiva per l'edizione italiana) [Seite 11]
3 - Parte 1: Introduzione [Seite 13]
3.1 - 1. Riflessioni sulla medicina palliativa [Seite 15]
3.2 - 2. Istruzioni per l'uso [Seite 19]
3.3 - 3. Il controllo dei sintomi [Seite 25]
4 - Parte 2: Sintomi [Seite 35]
4.1 - 4. Aspetti psichiatrici [Seite 37]
4.2 - 5. Dolore [Seite 55]
4.3 - 6. Astenia - Stanchezza [Seite 91]
4.4 - 7. Anoressia e cachessia [Seite 99]
4.5 - 8. Patologie della mucosa del cavo orale [Seite 107]
4.6 - 9. Nausea e vomito [Seite 117]
4.7 - 10. Diarrea [Seite 131]
4.8 - 11. Stipsi [Seite 137]
4.9 - 12. Ostruzione intestinale [Seite 143]
4.10 - 13. Dispnea [Seite 149]
4.11 - 14. Problemi dermatologici [Seite 157]
4.12 - 15. Edemi [Seite 165]
4.13 - 16. Ascite [Seite 171]
4.14 - 17. Disidratazione [Seite 177]
4.15 - 18. Ipercalcemia [Seite 185]
5 - Parte 3: Situazioni particolari [Seite 193]
5.1 - 19. Sedazione palliativa [Seite 195]
5.2 - 20. Emergenze [Seite 203]
5.3 - 21. Suicidio assistito [Seite 211]
5.4 - 22. Alcune particolarità della terapia farmacologica [Seite 219]
5.5 - 23. Uso Off-Label dei farmaci nelle cure palliative [Seite 227]
5.6 - 24. Cure palliative delle malattie neurologiche [Seite 231]
5.7 - 25. La medicina palliativa in pediatria [Seite 243]
5.8 - 26. La medicina palliativa in geriatria [Seite 263]
5.9 - 27. I «dimenticati» [Seite 281]
5.10 - 28. La riabilitazione [Seite 289]
6 - Parte 4: Modalità di lavoro [Seite 297]
6.1 - 29. La funzione delle cure infermieristiche [Seite 299]
6.2 - 30. I servizi complementari [Seite 311]
6.3 - 31. L'assistenza sociale - aspetti psicosociali [Seite 315]
6.4 - 32. L'assistenza spirituale [Seite 327]
6.5 - 33. Il medico di famiglia [Seite 333]
6.6 - 34. L'interprofessionalità [Seite 337]
6.7 - 35. La pianificazione della dimissione e dell'assistenza a domicilio [Seite 343]
6.8 - 36. Il lavoro in rete e la gestione dell'interfaccia professionale [Seite 355]
6.9 - 37. I percorsi dei pazienti [Seite 361]
6.10 - 38. La cura dei curanti [Seite 365]
6.11 - 39. La formazione [Seite 373]
6.12 - 40. Le decisioni alla fine della vita [Seite 377]
7 - Appendici [Seite 385]
7.1 - Appendice 1: Edmonton Symptom Assessment System (ESAS) [Seite 387]
7.2 - Appendice 2: La valutazione delle funzioni cognitive per mezzo del Mini Mental State (MMS) [Seite 393]
7.3 - Appendice 3: Protocollo del dolore - un esempio [Seite 397]
7.4 - Appendice 4: L'accertamento del dolore per mezzo dell'ECPAin pazienti con alterazioni cognitive (Echelle comportementale de la douleur pour personnes âgées non communicantes) [Seite 399]
7.5 - Appendice 5: Il questionario CAGE [Seite 402]
7.6 - Appendice 6: Farmaci off-label impiegati in cure palliative [Seite 405]
7.7 - Appendice 7: Miscibilità di diversi farmaci per la somministraziones.c tramite infusione o pompa [Seite 426]
7.8 - Appendice 8: E' possibile spezzare, triturare farmaci e/o somministrarli tramite sondino gastrico? [Seite 428]
7.9 - Appendice 9: Piano d'assistenza [Seite 430]
8 - Servizi e istituzioni [Seite 437]
8.1 - Pubblicazioni e riferimenti [Seite 437]
8.2 - I partner [Seite 442]
8.3 - Indirizzi [Seite 446]
9 - Autori [Seite 459]
10 - Indice analitico [Seite 465]
4. Aspetti psichiatrici
Michael Saraga, Friedrich Stiefel
Stati confusionali acuti
La prevalenza degli stati confusionali acuti aumenta con la progressione della malattia fino a raggiungere l'80 % nelle ultime 48 ore di vita. Essi rappresentano una esperienza penosa e sovente traumatizzante per il paziente, i familiari e i curanti e devono quindi essere trattati.
Gli stati confusionali possono iniziare con disturbi dello stato vigile che spesso sfuggono all'osservazione dell'entourage. Anche i sintomi cognitivi (disturbi della memoria, dell'orientamento, della percezione) non sono sempre subito riconoscibili in quanto i pazienti hanno la tendenza a minimizzarli e a sottacerli. La contemporanea comparsa di sintomi affettivi (ad es. ansia, pudore, senso di impotenza), di turbe del pensiero (valutazione irrealistica della situazione, immaginazioni paranoidi), di demotivazione con ritiro sociale, di inversione del ritmo circadiano o di disordini dell'espressione verbale può complicare il percorso diagnostico.
La presenza di uno stato confusionale rende più difficile l'accertamento e il trattamento di altri sintomi. Ne consegue l'importanza di una attenta diagnostica proattiva.
Stati confusionali: definizione e diagnosi
Disturbi dello stato vigile (ad es. sonnolenza), dell'orientamento (temporale, spaziale, situazionale), dell'attenzione e della memoria (ad es. lettura faticosa, incapacità di conversare «senza perdere il filo del discorso»).
Disturbi della percezione sensoriale (disconoscenza di suoni e oggetti, illusioni sensoriali, allucinazioni tattili, uditive e visive).
I disordini si istallano nell'arco di ore o di giorni, sono tipicamente d'intensità fluttuante, talvolta alternati a periodi di completa risoluzione.
Clinicamente si distinguono tre varianti: stati confusionali ipovigili/ipoattivi, ipervigili/iperattivi, misti. La diagnosi dei casi iperattivi è facile. Nei casi ipoattivi (più frequenti) si devono ricercare attentamente i sintomi principali.