Monte Ortigara
Il percorso
La Colonna Mozza che si trova sulla sommità di Monte Ortigara.
PRIMA DI PARTIRE
ABBIGLIAMENTO
Quando si va in montagna è sempre opportuno indossare scarpe o scarponcini pensati per questo specifico uso. È inoltre consigliabile indossare indumenti idonei e possibilmente tecnici, tali da garantire una protezione da eventuale pioggia, vento e freddo, utilizzando se possibile il sistema a buccia di cipolla, vale a dire vestendosi a strati. Occorre poi portare sempre uno zainetto, che possa contenere occhiali e crema da sole, qualche provvista, un coltellino, un sacchetto per gli eventuali rifiuti da noi prodotti: questi ultimi vanno sempre riportati a valle. È bene sottolineare poi che la struttura morfologica dell'Altopiano dei Sette Comuni è caratterizzata pervasivamente dal carsismo, di conseguenza è molto difficile trovare su questo vastissimo territorio fontane, ruscelli, torrenti e sorgenti. L'acqua piovana, poco dopo aver toccato terra, entra velocemente nel sottosuolo carsico. È quindi sempre utile, prima di partire per un'escursione, rifornirsi adeguatamente di acqua, anch'essa da riporre nello zaino.
Occorre poi ricordare che l'Ortigara, come del resto le montagne attigue, durante la Prima guerra mondiale è stato oggetto di innumerevoli e prolungati bombardamenti. Ancora oggi in questi luoghi sono presenti migliaia di schegge di bombe. In caso di forti temporali, si raccomandano quindi la massima prudenza e un veloce allontanamento da questi luoghi: la presenza sul suolo di notevoli quantità di materiale ferroso determina una concentrazione di fulmini che cadono in zona maggiore che altrove.
SICUREZZA
Nel suo complesso la montagna è un ambiente di impagabile bellezza e serenità, un concentrato di natura, di storia e di visioni oniriche, dove l'uomo - attraverso l'impegno e la fatica - riesce talvolta a mettere alla prova i propri limiti. Allo stesso tempo, molti sono i segnali che la montagna trasmette e che permettono di capire la sua complessità. Pertanto, quando ci mettiamo in cammino dobbiamo innanzitutto essere consapevoli di quello che stiamo facendo e fisicamente preparati. L'ideale è elaborare sempre il percorso anzitempo, insieme ai tempi di percorrenza, informandoci in modo dettagliato delle difficoltà e se necessario interpellando guide o esperti che conoscono i luoghi e i sentieri, e che possono dare importanti informazioni. Non meno importante è verificare sempre le condizioni meteorologiche, e ricordare che la montagna non perdona mai la nostra disattenzione e i nostri errori.
Il grande cippo commemorativo posto dagli austriaci nel 1962 su Monte Ortigara.
Anche in una bella giornata di sole, non è possibile camminare su Monte Ortigara senza incontrare testimonianze che fanno correre il pensiero alla Grande Guerra.
Il Monte Ortigara è posizionato all'estremo nord dell'Altopiano dei Sette Comuni. Il versante est è caratterizzato in buona parte da una struttura rocciosa, che si presenta molto ripida. I versanti sud e ovest sono invece contraddistinti da un andamento meno impervio e ripido, per quanto la consistenza del terreno sia sempre rocciosa. La parete del versante nord, dopo la grande depressione naturale chiamata "le Pozze", scende strapiombante sulla sottostante Valsugana.
Attualmente, a eccezione del sopracitato versante nord, gli altri si stanno progressivamente ricoprendo di vegetazione boschiva, composta in prevalenza dal pino mugo e da sporadiche piante di larice.
Dalla sommità del Monte Ortigara è possibile ammirare un panorama a 360° che spazia dalla catena dei Lagorai alla Valsugana, dalle Pale di San Martino a gran parte del territorio dell'Altopiano dei Sette Comuni.
Come arrivarci
1. Avvalendosi di un navigatore, inserire come indicazione propriamente «Monte Ortigara».
2. Dal centro abitato di Gallio, su strada asfaltata, dopo aver percorso via Francesco Tura si risale lungo la Valle di Campomulo fino al chilometro 9,000 (località Campomuletto), dove termina il tracciato. Si prosegue su strada sterrata oltrepassando il bivio di malga Fiara, a sinistra. Al chilometro 12,000, sulla sinistra, si trova malga Mandriele e poco dopo (chilometro 12,200), sulla destra, la strada che scende in località Marcesina. Si prosegue in direzione Ortigara oltrepassando al chilometro 17,200 la strada per malga Fossetta, a destra, e la strada per località Moline, a sinistra (chilometro 19,100), fino a raggiungere al chilometro 21,500 il piazzale Lozze (Passo Stretto).
Si tratta di un percorso con transitabilità anche di bus che abbiano dimensioni inferiore ai 13 metri di lunghezza. La strada, a tratti stretta, richiede che il conducente abbia una buona capacità di guida in montagna. Si presenta asfaltata, a eccezione di alcuni tratti che dalla località Campomuletto conducono fino a 300 metri prima dell'incrocio di malga Fossetta. Spazi di sosta molto ampi sono disponibili presso il piazzale Lozze.
I percorsi
Tricolore (sentiero CAI 840)
Passo Stretto (piazzale Lozze)-chiesetta del Lozze-baito dell'Ortigara-Monte Ortigara-Passo dell'Agnella-baito dell'Ortigara-chiesetta del Lozze-Passo Stretto
Periodo consigliato: giugno-ottobre
Da piazzale Lozze (m 1771), in cui è presente un'ottima cartellonistica che fornisce informazioni storiche, si sale seguendo la vecchia mulattiera militare, lungo il versante sud-est di Cima Campanella e Cima Lozze, fino a raggiungere la chiesetta del Lozze e la Madonnina posta a quota 1920. Si prosegue quindi in direzione nord percorrendo il Sentiero Tricolore, caratterizzato da un susseguirsi di piccoli avvallamenti, fino al baito dell'Ortigara, ex malga posta a quota 1937. Ci si dirige quindi a sinistra, risalendo il versante del Coston dei Ponari - decisamente più ripido: è bene fare attenzione - fino a giungere sulla sommità di Monte Ortigara (m 2106), contraddistinta dalla Colonna Mozza. A circa 300 metri a ovest vi è inoltre la campanella dell'Ortigara.
Piegando e scendendo leggermente a nord, in breve tempo si arriva al cippo austriaco di quota 2086. Il sentiero prosegue poi in discesa lungo un tratto leggermente esposto, ma protetto da corde fisse in acciaio, sia prima sia dopo la galleria Biancardi, lunga complessivamente una decina di metri.
Giunti al passo dell'Agnella (m 2008), si prosegue a sud fino al baito dell'Ortigara, poi chiesetta del Lozze e di nuovo piazzale Lozze.
Arancione/Tricolore (sentieri CAI 840 e 841)
Passo Stretto (piazzale Lozze)-chiesetta del Lozze-Lozze Alto-Trincerone-Cima Caldiera-Pozzo della Scala-trincea del generale Di Giorgio-baito dell'Ortigara-Passo
dell'Agnella-Monte Ortigara-baito dell'Ortigara-chiesetta del Lozze-Passo Stretto
Periodo consigliato: giugno-ottobre
Da piazzale Lozze si sale lungo la vecchia mulattiera militare, affrontando così il versante sud-est di Cima Campanella e Monte Lozze fino a raggiungere la chiesetta e la Madonnina del Lozze. Scesi alla sella a quota 1905, invece di tenere la sinistra sul Sentiero Tricolore, ci si tiene leggermente verso est, risalendo dapprima il versante ovest di Cima Lozze Alto, proseguendo poi sul sentiero che costeggia per oltre 1 chilometro il Trincerone e il costone di Cima Campanella.
Al bivio a quota 1970 si piega a destra e si supera l'incasso roccioso fino a congiungersi con la mulattiera (Passo Stretto-Caldiera). Tenendosi a sinistra si prosegue in direzione nord lungo l'ampia mulattiera fino a giungere all'osservatorio Torino, poi in breve alla sommità di Cima Caldiera (m 2124). Si scende quindi fino al caposaldo italiano del Pozzo della Scala, a quota 2004, percorrendo poi tutta la prima linea della trincea e dell'osservatorio del generale Di Giorgio, fino a scendere al baito dell'Ortigara. Si tiene quindi la destra lungo il sentiero che in breve porta al Passo dell'Agnella, quindi, tenendo la sinistra, si risale il versante roccioso, attraversando la galleria Biancardi - lunga, come già ricordato, una decina di metri - e alcuni brevi tratti messi in sicurezza grazie a corde fisse in acciaio.
Si giunge al cippo austriaco di quota 2086 dopo poche decine di metri: dentro una piccola buca sulla destra è possibile scorgere la lapide del sottotenente Adolfo Ferrero e, poco più avanti quella della Medaglia d'oro al Valor militare Giovanni Cecchin. Poche decine di metri ancora e si giunge sulla sommità dell'Ortigara (Colonna Mozza) e a circa 300 metri a ovest si trova la campanella dell'Ortigara. Poi si rientra in discesa lungo il versante sud-est del Coston dei Ponari fino al baito dell'Ortigara, a chiesetta del Lozze e al piazzale Lozze (Passo Stretto).
Il Monte Ortigara e il suo ambiente
L'area di Monte Ortigara, come del resto quelle di Monte Chiesa, di Cima Campigoletti e di Monte Caldiera, sotto il profilo storico è certamente la zona più conosciuta e frequentata dell'Altopiano dei Sette Comuni e meta indiscussa del pellegrinaggio degli appassionati della Grande Guerra. Ma anche sotto il profilo escursionistico questi luoghi riservano bellezza e grande ricchezza naturalistica. Si tratta del tipico ambiente della montagna di quota...