Dell'intera produzione di Pierre Loti, il filo conduttore è l'esotismo, inteso non solo come esplorazione di luoghi lontani, ma anche come strumento per rinnovare una tradizione letteraria inaugurata da Chateaubriand e Bernardin de Saint-Pierre.
Attraverso l'analisi di due romanzi chiave, Aziyadé e Madame Chrysanthème, ambientati rispettivamente in Turchia e nel Giappone imperiale, si dimostra la costanza del metodo di Loti nell'approccio all'alterità, sintetizzabile nei tre atti individuati da Lesley Blanch: accoster, aimer, repartir ("avvicinarsi, amare, ripartire").
Questi schemi narrativi incarnano il rapporto complesso di Loti con culture diverse, oscillante tra fascinazione, appropriazione e distacco.
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ISBN-13
979-12-5993-396-6 (9791259933966)
Schweitzer Klassifikation
Giuseppe Balducci (1992) è critico e traduttore letterario. Si è dedicato in particolare allo studio di Mario Praz e ha curato opere di Marcel Proust, Pierre Loti, Frederick Rolfe e Norman Douglas. Suoi contributi sono apparsi su riviste scientifiche come "Illuminazioni", "Studium" e "Studi Francesi", nonché su pubblicazioni divulgative come "Il Giornale dell'Arte", "La ricerca" e "MicroMega".