È sulla base delle informazioni in nostro possesso che prendiamo le decisioni riguardanti la nostra vita quotidiana: dallo stile di vita (cosa mangiare, quanto dormire, come curare il proprio corpo) a quali rappresentanti votare (se abbiamo la fortuna di vivere in democrazia), a come investire i nostri risparmi (se abbiamo la fortuna di averne!). È ormai da decenni che il giornalismo vive uno strano paradosso: più aumenta di volume (il 'sovraccarico informativo') e più appare in crisi. Questo perché ha ormai perduto la titolarità esclusiva della notizia. Oggi qualunque fonte produce informazioni da far circolare sulle piattaforme, dove ciascuno prende quel che vuole o ciò che gli suggeriscono gli algoritmi. Eppure, il giornalismo non si limita a trasportare i contenuti da una fonte a un pubblico: li contestualizza, li spiega e li interpreta, ed è questo il motivo per cui continua a essere un bene strategico per la tenuta di ogni sistema sociale. L'autore indaga le cause dei cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni e le conseguenze che quei mutamenti stanno provocando nei modi in cui si forma l'opinione pubblica e le classi dirigenti prendono le loro decisioni. Ma soprattutto indica una possibile direzione di marcia per il futuro, suggerendo una ricetta grazie alla quale il giornalismo potrà e dovrà essere profondamente ripensato. Cambiare per non morire. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Reihe
Sprache
Verlagsgruppe
Maße
Höhe: 213 mm
Breite: 135 mm
Dicke: 15 mm
Gewicht
ISBN-13
978-88-15-39212-1 (9788815392121)
Schweitzer Klassifikation