Il 2020 è stato l'anno della presa di coscienza: gli Stati nazionali non sono più capaci di governare la complessità. I tre pilastri su cui si fondavano hanno mutato forma: il popolo è diventato populismo, la sovranità sovranismo e le piattaforme, con il digitale, hanno polverizzato il concetto di territorio. Gli Statosauri, preziosi per secoli, sono oggi una tecnologia sociale espressione di una cultura superata e incapace di integrare Big Data, intelligenza artificiale, connessione permanente, e di confrontarsi con soggetti economici privati che valgono in borsa quanto la ricchezza prodotta dai paesi più ricchi del pianeta. Di fronte a un'incertezza strutturale, la prima reazione è la paura, che spesso richiama nostalgia: di un mondo, forse peggiore, ma sicuramente più semplice, in cui ci si poteva affidare a un partito, una fede, un'ideologia, per sentirsi parte di un destino collettivo, di una storia comune. Nell'era della Rete i cittadini, sfiduciati, hanno cominciato a votare con il portafogli. Massimo Russo indica una strada per ricostruire istituzioni e cittadinanza. Chi può proporsi come guida? A sorpresa, l'Europa è nella condizione migliore per edificare un neoumanesimo per l'era delle piattaforme. Siamo pronti a lasciar andare il passato? Sta a noi decidere. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Höhe: 111 mm
Breite: 143 mm
Dicke: 19 mm
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ISBN-13
978-88-85546-29-5 (9788885546295)
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