A lungo considerata come una teoria della polis, la filosofia di Hannah Arendt può essere letta anche come un¿indagine sulla polis e l¿altro, lo straniero. Se Aristotele definisce l¿essere umano come "animale della polis", Arendt si interroga sull¿assunto implicito in questa definizione: chi vive fuori della città può essere solo una bestia o un dio, e se assume sembianze umane mostra, in realtà, il volto estraneo del barbaro. Ma che cos¿è la polis, se non lo spazio in cui si decide dell¿inclusione e dell¿esclusione' E chi sono i barbari, se non coloro che la città esclude' Alla vicenda dei senza-patria Arendt dedica alcune pagine centrali delle Origini del totalitarismo, ancora sorprendentemente attuali. Tuttavia il pensiero arendtiano non si risolve in semplice apologia dell¿inclusione dell¿altro: la riflessione sul paria cosciente, che rifiuta l¿assimilazione, pone infatti il problema della libertà degli inclusi e dei rischi connessi all¿ansia di inclusione. Ne emerge un¿immagine mossa della filosofia di Hannah Arendt e del suo confronto, mai univoco, con Aristotele, Kant, Marx e Heidegger. Come evitare di precipitare in situazioni di ferrea inclusione o di pesante esclusione' È pensabile una polis fondata sull¿esperienza dell¿alterità' In un¿epoca che ha conosciuto consenso e apatia di fronte alla pratica del massacro organizzato, Arendt assegna a una nuova filosofia politica il compito di ripensare il "modo di vita del cittadino" come "modo di vita dello straniero". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Verlagsgruppe
Maße
Höhe: 222 mm
Breite: 152 mm
Dicke: 15 mm
Gewicht
ISBN-13
978-88-430-2182-6 (9788843021826)
Schweitzer Klassifikation