Molto tempo prima che giungesse in Occidente la grande letteratura concentrazionaria sovietica, donne e uomini di sinistra (esuli russi compresi) iniziarono a raccogliere testimonianze e documenti su arresti, deportazioni e lavoro forzato realizzati dallo stato sovietico. Tra le due guerre, a Praga e a Berlino, a Parigi e a Londra fino a Citta del Messico e a New York, una rete transnazionale lavoro a un immaginario primo "libro nero" del comunismo sovietico. I protagonisti di questo grande impegno morale e intellettuale vissero vicende alterne: spesso si trovarono ad essere una forza minoritaria, perche le ragioni commerciali, politiche e ideologiche si dimostrarono in Occidente piu forti della difesa dei diritti umani. In altri casi essi riuscirono invece a collegarsi alle strategie geopolitiche dei governi statunitense e britannico e al processo di formazione di norme giuridiche a livello internazionale. L'aver insistito per decenni che un mondo migliore si costruisce espandendo i diritti degli individui, e non proteggendo la sicurezza dello stato rivoluzionario, ha forse salvato le ragioni della sinistra come forza globale nel XXI secolo.
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Höhe: 209 mm
Breite: 152 mm
Dicke: 31 mm
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ISBN-13
979-12-5469-505-0 (9791254695050)
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