Rafael Marques narra con lucidità e coraggio la drammatica situazione che gravita intorno all'industria diamantifera africana, un mondo in cui la popolazione versa in semi-schiavitù, uomini e donne vengono torturati e uccisi con la tacita connivenza del governo e le Forze Armate diventano non solo complici, ma protagoniste delle peggiori nefandezze. "Ho paura di essere torturato di nuovo o, peggio ancora, ucciso. Ma ho quattro figli e qui non ci sono possibilità di trovare altri impieghi che mi permettano di mantenere la famiglia. Così, cerco di farmi coraggio e, ogni giorno, abbracciati i miei cari come se fosse l'ultimo, torno alle cave". Ernesto Cassule Waribita, minatore angolano. Troppo spesso, per il popolo angolano, il diamante è stato sinonimo di sangue, il sangue versato da migliaia di combattenti durante la guerra civile, e dai cittadini implicati, loro malgrado, nel processo di estrazione dei diamanti da parte dei ribelli. Oggi la guerra civile è terminata, ma la corruzione continua a dilagare e la popolazione, decimata dal perpetrarsi delle violenze, non ha alcuna possibilità di accedere alla giustizia. Quanto ancora si dovrà aspettare prima che l'Onu e gli altri organismi internazionali decidano di intervenire? Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Reihe
Sprache
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Höhe: 205 mm
Breite: 135 mm
ISBN-13
978-88-6596-549-8 (9788865965498)
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