Per essere definiti bilingui non è necessario avere una padronanza perfettamente bilanciata delle lingue conosciute, sostiene Grosjean, né occorre esserlo divenuti sin da bambini (e sicuramente un bilingue non è per forza un traduttore nato). Basta saper usare due o più lingue (o dialetti) nella vita di ogni giorno, alternandoli a seconda della situazione nella quale ci si trova o dell'argomento del quale si sta discutendo. I bilingui smettono allora di essere una rarità, per arrivare anzi a rappresentare quasi la metà della popolazione mondiale. In questo libro l'autore prende in esame una serie di idee preconcette (tra cui quelle appena viste) e ne smonta in modo sistematico i presupposti attraverso l'esame dei più rilevanti fenomeni riguardanti il bilinguismo e i bilingui, dal cambiamento di codice ai prestiti e alle interferenze (grammaticali, fonetiche, lessicali). Se i genitori di un bambino decidono di crescerlo nel bilinguismo, quali strategie, quali accorgimenti usare, quali errori sono assolutamente da evitare? E che ruolo può svolgere la scuola? Grosjean non manca di rispondere a queste preoccupazioni, mostrando inoltre chiaramente che il bilinguismo, a lungo termine, non determina alcun ritardo nell'acquisizione del linguaggio, né può creare problemi di altro tipo nei bambini; al contrario, presenta invece diversi vantaggi cognitivi. Un libro per tutti: studenti di lingue, di scienze dell'educazione o di psicologia cognitiva, genitori, insegnanti... Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Reihe
Sprache
Maße
Höhe: 210 mm
Breite: 140 mm
Dicke: 10 mm
ISBN-13
978-88-575-2547-1 (9788857525471)
Schweitzer Klassifikation