"Questo libro è il risultato di un lavoro ostinato e creativo che ha trasformato quasi tre anni di reclusione in resistenza e lotta. Questa è la storia di Zehra Dogan, una attivista, giornalista e artista contemporanea curda, condannata per un disegno e gettata nella prigione numero 5 di Diyarbakir, nella Turchia orientale. Una prigione inscritta nella storia del paese come un luogo di persecuzione, ma anche di resistenza e di lotta del popolo curdo. Questi disegni, fatti uscire clandestinamente dalla prigione numero 5, sono stati fatti da Zehra Dogan nonostante la mancanza di materiale, sfidando muri e divieti. Come può una prigione - nonostante gli sforzi per isolare e rompere queste donne e questi uomini, nonostante pratiche umilianti e violente, nonostante oppressioni e torture - diventare, grazie alla solidarietà e al lavoro collettivo, un luogo di ricostruzione? Le idee non possono essere prigioniere. Trovano la loro strada, scivolano dentro le fessure, attraversano le finestre con le sbarre e le crepe dei muri. Evitano agili il filo spinato. Raggiungono l'esterno della prigione come rami d'edera. E alla fine, arrivano a noi." Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Reihe
Sprache
Maße
Höhe: 304 mm
Breite: 222 mm
Dicke: 20 mm
Gewicht
ISBN-13
978-88-3314-148-0 (9788833141480)
Schweitzer Klassifikation