Nel 1971 Jankélévitch risponde alla polemica scoppiata in Francia sulla prescrizione dei crimini hitleriani: il perdono è impossibile perché "è morto nei campi della morte". Interrogando il testo di Jankélévitch, Derrida si chiede se non sia proprio a partire da questa impossibilità che si possa e si debba pensare il perdono. Il perdono, se ce n'è, non perdona che l'imperdonabile: solo a partire da un'etica al di là dell'etica, un'etica iperbolica che interrompa ogni economia dell'espiazione, della redenzione e del pentimento, si può scorgere l'apertura di un pensiero del perdono degno di questo nome. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Höhe: 13 mm
Breite: 93 mm
Dicke: 20 mm
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ISBN-13
978-88-7078-940-9 (9788870789409)
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