Nell'aprile del 1791 Chateaubriand s'imbarca per l'America alla ricerca del mitico passaggio a nord-ovest. La devozione per la patria, abbandonata in un difficile momento politico, lo farà rientrare a dicembre, lasciando incompiuta la sua impresa, ma da quel momento le sue opere risentiranno inevitabilmente delle esperienze maturate nel Nuovo Mondo. A distanza di molti anni, nel 1827, l'autore pubblica questo Voyage en Amérique, preceduto da una dettagliata avvertenza in cui traccia la storia dei viaggi e l'evolversi della conoscenza geografica nel corso dei secoli. Inizialmente diario, la narrazione si dilata tra appunti, lettere e citazioni. Che si tratti di sistematica analisi di una natura più volte personificata o di rigoroso compendio sulle abitudini dei "selvaggi", la vera originalità del testo è l'animo, spesso ironico e polemico, di un grande romantico che fa di continuo capolino con osservazioni di sorprendente attualità. Quella terra senza passato e senza monumenti, dalla vegetazione grandiosa e dalle solitudini immense, non è infatti che uno spunto per un divagare politico e sociale non privo di taglienti critiche sui costumi europei. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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ISBN-13
978-88-87804-30-0 (9788887804300)
Schweitzer Klassifikation