Taranto è stata "privilegiata" dalla nascita di un'acciaieria a ridosso del quartiere tra i più popolosi e giovani di una città che oggi, rappresenta nitidamente l'arretratezza congenita del sistema Paese e l'incertezza sul futuro dell'intero comparto produttivo. La grande industria moderna ha saputo arginare e sconfiggere, negli anni del boom economico, la miseria delle campagne dando vita allo sviluppo del Mezzogiorno. Diritto al lavoro e al benessere sociale per tutti. La cultura contadina e quella marinara, sono state soppiantate dal mito di progresso ed emancipazione della comunità. Oggi, la crisi dell'acciaio e il fallimento del modello industriale basato unicamente sullo sfruttamento di risorse e territorio, ha cambiato ogni cosa. Il pianeta acciaio ha causato quarant'anni di devastazione ambientale dando vita a sequestri di impianti produttivi, processi, licenziamenti e ad un conflitto sociale senza precedenti. La terra è stata inquinata irrimediabilmente e quel benessere, tanto desiderato, resta un pallido ricordo se dall'incognita della fabbrica vengono lambite le scuole, le case, la città intera. Prefazione di Pino Aprile. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Höhe: 205 mm
Breite: 140 mm
Dicke: 15 mm
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ISBN-13
978-88-32298-23-9 (9788832298239)
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