Il lavoro radicale e utopistico di Joseph Beuys ha ispirato e continua a ispirare artisti, operatori culturali e pensatori di tutto il mondo, non solo in materia di pratica artistica, ma anche di pedagogia, ecologia e democrazia diretta. Visionario dalla personalità complessa, Beuys per anni ha coltivato instancabilmente attraverso opere e performance, docenza e attivismo, un suo ambizioso progetto per la trasformazione della società occidentale in un sistema pacifico, democratico e creativo. Questo libro è una lunga intervista nella quale Beuys dialoga con Volker Harlan, esponendo le motivazioni di fondo della sua "scultura sociale", ovvero del suo concetto allargato di arte: riflessioni illuminanti, in cui l'arte emerge all'interconnessione tra filosofia, spiritualità, economia e politica. Beuys si pone come l'architetto di un tipo di arte rivoluzionario, il cui linguaggio è basato su oggetti "poveri", su una rigorosa riduzione all'essenziale; un'arte che vuole essere una prassi collettiva capace di agire sul rapporto fra l'uomo e la natura. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Verlagsgruppe
Maße
Höhe: 185 mm
Breite: 111 mm
Dicke: 15 mm
Gewicht
ISBN-13
978-88-6826-750-6 (9788868267506)
Schweitzer Klassifikation