Lo sterminio fisico del nemico è sempre stato uno dei mezzi della politica: eppure nell¿ultimo secolo ha assunto un carattere particolare. Questo perché sono cresciute le vittime? In assoluto può darsi, statisticamente no. In ogni caso non è il numero che fa la differenza. Ciò che colpisce sono le motivazioni, i modi, i risultati. Nazismo e comunismo si propongono come un messaggio di salvezza: per la razza germanica il primo, per l¿umanità il secondo. Contro il nemico il nazismo ha avuto poco tempo e ha concentrato i suoi sforzi sugli ebrei e pochi altri. Il comunismo ha finito presto col ritorcersi contro se stesso; poi è divenuto un puro mezzo di conservazione del potere per i privilegiati. Ma come mai, nonostante sia scomparso completamente da più di mezzo secolo, il nazismo è l¿oggetto di una esecrazione che non accenna a diminuire, mentre il comunismo, che pure è caduto di recente, fruisce di un¿amnesia e di un¿amnistia che raccolgono un consenso quasi unanime? E poi: in che misura la Shoah, nell¿immensa carneficina del ¿900, deve essere classificata come una cosa a parte? Si può annoverarla come una tomba fra le altre tombe nel cimitero comune? E se non è possibile farlo, per quale motivo? Proprio a questi interrogativi cerca di rispondere questo penetrante saggio di Alain Besançon. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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Höhe: 210 mm
Breite: 140 mm
Dicke: 12 mm
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ISBN-13
978-88-3353-161-8 (9788833531618)
Schweitzer Klassifikation